lunedì 29 giugno 2015

Al Comandante Santoro la Gran Croce dell'Aquila Romana.

 
Il Comandante Armando Santoro, Presidente UNC-RSI Milano,
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Romana
 
 
 
Il conte paracadutista Grande Ufficiale Alessandro Romei Longhena,
Sua Eccellenza Donna Martina Mussolini (V Capo dell'Ordine dell'Aquila Romana)
ed il barone Grande Ufficiale Roberto Jonghi Lavarini.

 
Alessandro Romei Longhena con Martina Mussolini

 
Romei e Jonghi insieme a Mario Mazzocchi Palmieri,
neo Commendatore dell'Ordine dell'Aquila Romana.


Giuramento delle FF.AA. della R.S.I.


venerdì 26 giugno 2015

ORDINE dell'AQUILA ROMANA.


 
Sua Eccellenza Donna Martina Mussolini (V Capo dell’Ordine dell’Aquila Romana) ha concesso le seguenti onorificenze: nomina a Cavaliere di Gran Croce al Comanda...nte Armando Santoro e Medaglia d’Oro al Merito alla Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana, nomina a Dama di Commenda a Donna Marisa Gambini (Madrina del Campo X), nomina a Commendatore a Marco Battarra e Medaglia d’Argento al Merito alla Libreria Ritter, Medaglia d’Argento al Merito anche alla Associazione Culturale Memento; nomina a Commendatore a Mario Mazzocchi Palmieri (vice presidente sia del movimento Destra Per Milano che della associazione Grande Milano), al medico Giuseppe Costi ed allo storico Pierangelo Pavesi; promozione a Grande Ufficiale del barone Roberto Jonghi Lavarini. Altri riconoscimenti sono stati concessi ad una decina di milanesi e lombardi, per meriti patriottici, culturali e sociali. L’Ordine dell’Aquila Romana, già istituzione cavalleresca di stato, prima del Regno d’Italia e poi della RSI, successivamente sistema premiale e patrimonio storico-araldico della famiglia Mussolini, è una associazione legalmente riconosciuta a livello internazionale.

mercoledì 24 giugno 2015

Sotto l'insegna dell'Aquila Romana...


 
 
 
La seconda visita milanese di Donna Martina Mussolini (figlia di Guido, nipote del Comandante Vittorio, bisnipote del Duce Benito, V Capo dell’Ordine dell’Aquila Romana) è iniziata con un pranzo presso l’Osteria Angelino, in Via Fabio Filzi, dove, accompagnata dal “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini, dal conte Alessandro Romei Longhena e dal prof. Andrea Malerba, ha informalmente incontrato alcuni giornalisti, presentando loro il suo nuovo libro “Fascismo: stato sociale o dittatura?” (realizzato insieme agli studiosi Andrea Piazzesi ed Edoardo Fantini, per le prestigiose Edizioni Cantagalli di Siena). Il libro è una preziosa e documentata ricerca storica sulla Carta del Lavoro, le riforme sociali e le opere urbanistiche del regime fascista. Successivamente Martina Mussolini ha salutato alcuni noti esponenti politici lombardi, come la consigliera Roberta Capotosti del movimento Sovranità ed Emanuele Villantieri di Forza Italia (attualmente, uno dei più ascoltati consiglieri del presidente Silvio Berlusconi), si è amichevolmente intrattenuta con un gruppo di militanti di Casa Pound, ed ha incontrato due ex dirigenti di Alleanza Nazionale, alcuni imprenditori e commercianti della zona, e due rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dei Vigilantes che operano nella difficile situazione della Stazione Centrale di Milano. Nel pomeriggio, ha poi ha avuto una serie di importanti, quanto riservati, incontri con altri ed alti esponenti del mondo della cultura, della imprenditoria e delle locali istituzioni civili, militari e religiose.

 
Quindi, alla sera, vi è stato il programmato evento ufficiale, al quale hanno partecipato oltre un centinaio di entusiasti patrioti che hanno calorosamente accolto Donna Martina Mussolini e tutto quello che simbolicamente rappresenta. E’ stata una serata all’insegna dell’onore e della fedeltà, della tradizione e dell’amor patrio, nella quale i rappresentati della storiche associazioni combattentistiche e d’arma, il Comandante Armando Santoro (già volontario nella Repubblica Sociale Italiana, prima nelle Fiamme Bianche e poi nella Legione Autonoma Ettore Muti, presidente della Unione Nazionale Combattenti della RSI e presidente della Associazione d’Arma Fiamme Nere) ed il Comandante Pierpaolo Silvestri (presidente della gloriosa Associazione Nazionale Arditi d’Italia), alla presenza simbolica della famiglia Mussolini, hanno idealmente consegnato il testimone ideale ai volontari della benemerita Associazione Culturale Memento che gestiscono mirabilmente la custodia delle tombe, monumenti e soprattutto della memoria dei nostri caduti. 
 
 
 
 
Oltre ai sopracitati sono intervenuti, portando il loro saluto: Marco Battarra della Libreria Ritter (risorta dalla ceneri come la Fenice), Attilio Carelli (segretario nazionale della Fiamma Tricolore), il prof. Fabrizio De Marinis (giornalista, intellettuale dannunziano), Giulio Livoni (presidente della Mutua Sociale Ambrosiana), Mario Mazzocchi Palmieri (vice presidente sia del movimento politico Destra per Milano che della associazione culturale Grande Milano), il paracadutista comandante Mauro Melchionda e Valerio Zinetti (autore del libro su Ezio Maria Gray: Un italiano fedele alla Patria). Presenti anche una folta delegazione del movimento Lealtà e Azione (con Luca Cassani, ultimo segretario del Fronte della Gioventù di Via Mancini e carismatico promotore del coordinamento Sergio Ramelli), la Comunità Militante di Rho (guidata dal mitico Rino “Banana” Demango), un nutrito gruppo di "fedelissimi" Paracadutisti, il dottor Giuseppe Costi, la contessa Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo, Stefano Maricelli, Pierangelo Pavesi (scrittore e ricercatore storico), un Maggiore delle nostre Forze Armate, due docenti universitari, diversi professionisti (medici, avvocati e promotori finanziari) e, naturalmente, un gruppo di perfettamente inquadrati Cavalieri dell’OAR (Ordine dell’Aquila Romana, patrimonio storico e sistema premiale della famiglia Mussolini, ora associazione culturale, legalmente riconosciuta a livello internazionale).
 
 
 
 
 

giovedì 18 giugno 2015

Nuovo simbolo "nero" per il movimento Destra per Milano...


Ecco il nuovo simbolo ufficiale del movimento civico "Destra per Milano", marchio depositato oggi (anche nella versione colore blu).
 
"Abbiamo arditamente scelto i colori della nostra tradizione politica (il nero ed il tricolore), caratteri volutamente futuristi ed un duomo-fiamma. E' un simbolo unico e forte, diverso da tutti gli altri, profondamente identitario e sicuramente riconoscibile dal nostro potenziale elettorato. Anche nel simbolo, abbiamo voluto essere coerenti, chiari e coraggiosi. Siamo pronti a presentarlo, nel 2016 alle prossime elezioni comunali di Milano" (Roberto Jonghi Lavarini)
 
 

mercoledì 10 giugno 2015

RSI BERGAMO


L'ultimo libro dello storico Orazio Ferrara.

 
“Assalto alla Linea Anton / La battaglia del Sarno alle porte di Napoli / 22-30 settembre 1943” di Orazio Ferrara, un libro in cui rivivono i drammatici giorni di guerra dell’Operazione Avalanche nel Salernitano del settembre 1943
 
“ … Verso le ore 10:30 un carro armato tedesco sta manovrando sulla strada, che dal centro di Cava porta alla frazione di Sant’Arcangelo. A causa di uno stretto arco di muratura il blindato è in evidente difficoltà e non riesce a passare, malgrado le affannose indicazioni di un giovane mitragliere, affacciatosi dalla torretta. Assistono, poco lontano, un gruppetto di persone, tra cui dei ragazzini. Quest’ultimi, nel vedere le maldestre e ripetute manovre del mezzo pesante, non trattengono l’ilarità e, come è costume nei paesi della Napoletanità, parte inevitabilmente qualche ingenuo lazzo e sfottò.
Il giovane carrista tedesco, probabilmente stressato dai combattimenti che sono iniziati proprio quel giorno e sicuramente risentito per quella che crede una presa in giro, ha un impeto di rabbia ed esplode una raffica di mitragliera in direzione del gruppetto. Restano morti in un lago di sangue Andrea Sarno, Domenico Russo detto ‘o negro e la dodicenne Michelina Focarelli. Ferito gravemente tale Pasquale Avella. Alla vista dei caduti, il carrista tedesco ha un moto di pietà e scende dal blindato, scoppiando poi in un pianto dirotto quando si avvicina al corpo esanime della ragazzina.
Dopo, il carro armato sembra proseguire in direzione della Badia. Qualche ora dopo una donna di Sant’Arcangelo, Maria Ferrigno detta ‘a muzzilla, trova in località Pella quel giovane carrista tedesco morto, con un foro alla tempia e le guancie ancora bagnate di lacrime. Il piastrino di riconoscimento reca inciso: Heinz 13.09.27. Quindi il carrista tedesco ha solo 17 anni e si è suicidato per il rimorso. Alla sera un ufficiale si presenta a casa dei genitori di Michelina, a portare il cordoglio del comando tedesco per l’increscioso episodio. E mamma Angelina (piccola grande mamma del Sud), nel dolore che la strazia, riesce a trovare parole di perdono anche per il giovane carrista tedesco.
“Simm’ tutt’ figli ‘e mamma e tutt’ putimm’ sbaglià … è ‘a guerra!” (Siamo tutti figli di mamma e tutti possiamo sbagliare … è la guerra!) sono le sue semplici, ma straordinarie parole.
L’ufficiale viene poi invitato a cena a condividere un frugale pasto di “riconciliazione” con la numerosa famiglia Focarelli ...”
Una delle tante storie di guerra raccontate nel libro e che accaddero oltre settanta anni fa, al tempo in cui il Salernitano viveva i tragici giorni dell’Operazione Avalanche nel tormentato settembre del 1943. Storie quasi sempre amarissime e non sempre ravvivate, come questa, da un raggio dell’umana pietas.
Orazio Ferrara - Assalto alla Linea Anton / La battaglia del Sarno alle porte di Napoli / 22-30 settembre 1943 - IBN Editore, Roma, 2015;
184 pp., con numerose foto anche inedite, € 16.00;
IBN Editore, Via dei Marsi, 57 - 00185 Roma, Tel & Fax: 0039 06 4452275 - 0039 06 4469828 -email: info@ibneditore.it
 

martedì 2 giugno 2015

RSI a Genova.

 
 
Cari amici
Vi invito a partecipare alla Cerimonia in onore e ricordo 
dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana:
 
il 14 giugno 2015 - ore 11,00 
presso la ex Colonia Elioterapica di Rovegno
Rovegno - Genova
 
Vi saluto e vi attendo. 
 
Gli avvenimenti, 
devono essere giudicati nella giusta lucee ricordati nella loro cruda ed amara verità
 
Vogliate cortesemente aprire l’allegato.
Pietro Oddone

                     

2 giugno: W la repubblica... Sociale Italiana!